La dottrina per vincere le guerre elenca alcuni punti fondamentali: uomini motivati (addestramento), logistica a livelli scientifici (produzione e trasporti), conoscenza del terreno e del nemico (intelligence), potenza di fuoco (tattica) e il dominio dell'aria che è sempre stato ben presente nella strategia militare sin dalla Seconda Guerra Mondiale. Per finanziare e sostenere i punti di cui sopra è necessario un paese con una economia e una capacità di produzione forti.
Se il lettore avrà il tempo di sfogliare gli articoli delle sezioni relative alla situazione degli eserciti in Italia, Germania e Stati Uniti nel periodo pre-bellico e le evoluzioni nel corso della Seconda Guerra Mondiale potrà immaginare quale è stata la quantità di equipaggiamento, aerei, navi, carri armati e migliaia di altri oggetti programmati, studiati, sviluppati e prodotti dall'industria dei paesi Alleati e sopratutto americana in tempi a dir poco rapidi tra il 1939 e 1945.
Diviene così ben evidente la potenza economica e produttiva con cui si sono scontrate le forze dell'Asse. La cosa più incomprensibile è che i loro vertici lo avevano ben presente quando decisero di entrare in guerra ed ancor più quando il conflitto si allargò coinvolgendo prima la ex alleata Russia poi gli Stati Uniti.
Buona lettura. Andrea Gandolfi