Le sale del Museo

  

Il museo di Iola di Montese si sviluppa su una superficie approssimativamente di 600 metri quadrati ed è suddiviso in 16 sale tematiche che ospitano circa 4.000 oggetti esposti.

 PIANO SEMINTERRATO 

Pianta del seminterrato     Al seminterrato, in ambienti originali in sasso a vista, si trovano sei sale tematiche riferite alle attività e alle professioni della civiltà contadina:

- Nella sala G sono visibili gli attrezzi utilizzati per la lavorazione della terra e le trappole per catturare gli animali.

- Nella sala H, in ambienti originali in sasso a vista, si trova la stalla con un'ambientazione di animali e oggetti.

- Nella sala I sono illustrate le professioni del falegname e dell'arrotino.

- La sala L ospita oggetti per la lavorazione delle uve. In tema con l'ambientazione la cantina ospita, nelle ricorrenze principali, una enoteca per la degustazione di vini pregiati

- La sala M ospita la pala originale in legno di un mulino ad acqua ed oggetti d'uso quotidiano per la lavorazione della castagna, che è stata il sostentamento delle popolazioni della montagna per decenni.

- La sala N ospita oggetti e macchine per la lavorazione del grano e della patata, della prima metà del 1900 ed alcuni aratri in legno della fine del 1800.

  


 PIANO TERRA

Pianta del piano terra    Al piano terra dell'edificio principale si trovano cinque sale tematiche riferite alla civiltà contadina e uno spazio, nella struttura attigua collegata, che ospita reperti archeologici e geologici:

- Sala A: la cucina, con il focolare e gli oggetti d'uso quotidiano, rappresentava il fulcro della vita sociale di tutta la famiglia.

- Sala B: la camera da letto dove sono esposti oggetti, fotografie, pizzi e indumenti del periodo a cavallo tra la fine del 1800 e la metà del 1900.

- Sala C: la sala, dedicata alla tessitura e alla filatura, ospita un magnifico telaio della fine del 1800 oltre agli oggetti e prodotti tipici della filatura della lana.

- Sala D: Il mestiere del ciabattino e del norcino sono illustrati attraverso gli attrezzi utilizzati dal 1800 sino dopo il periodo della seconda guerra mondiale.

- Sala F: Sono esposti reperti archeologici, risalenti ai secoli dal XIV el XVII, e geologici.

 

 

 


  PRIMO PIANO

Pianta primo piano    Al primo piano dell'edificio principale si trovano quattro sale tematiche, relative al periodo della seconda guerra mondiale, durante il quale, sui monti adiacenti il paese, hanno combattuto i soldati della 10a Divisione da montagna, prima, e i soldati Brasiliani, poi.

- La sala O è dedicata all'abbigliamento e all'equipaggiamento dei soldati della 10a Divisione da montagna americana. Tutti i soldati erano esperti sciatori ed il loro equipaggiamento fu creato specificatamente per quella che è stata la prima divisione alpina dell'esercito americano.

- Nella sala P sono esposti gli oggetti che i soldati della 10a Divisione da montagna usavano quotidianamente in prima linea. Alcuni di questi oggetti sono stati ritrovati nelle trincee dove i soldati hanno combattuto. Armi, decorazioni, corrispondenza personale donata da alcuni veterani completano l'esposizione unitamente ad apparecchi radio e ad un diorama di un infermiere che assiste un militare ferito.

- La sala Q è dedicata all'equipaggiamento, alle decorazioni e alle armi in dotazione ai soldati della 232a Divisione di fanteria della Wehrmacht. Nella parte centrale della vetrina principale sono esposti alcuni adattamenti ad uso civile di oggetti militari, fatti dalla popolazione nell'immediato dopoguerra.

- La sala R è dedicata alla memoria della storia italiana con divise, uniformi, oggetti scolastici, medaglie, insegne, spille, decorazioni, elmetti, documenti, foto, cartoline di fatti d'arme e politici tra il 1920 ed il 1950.

 

    L'edificio annesso ospita al primo piano nella sala F, l'ex fienile sopra la stalla, si trova la sala per proiezioni e dibattiti, che ospita la mostra fotografica e la biblioteca.

    Il retro dell'edificio (un tempo deposito delle deiezioni del bestiame) ospita trattori e una trebbiatrice completa di "batdor" e "pressa o esen" utilizzate, dai primi anni trenta fino agli anni settanta, per trebbiare il grano, già ammassato in grandi "mede", nelle ampie aie.

 


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Crediti

        Link all'accreditamento dell'Associazione discendenti della 10a Divisione da Montagna