La strategia alleata

I generali della Campagna d'Italia     La strategia alleata nel teatro Europeo prevedeva, mentre si preparavano i piani per lo sbarco in Normandia, l’attacco al paese che Winston Churchill definiva “il ventre molle d’Europa”: l’Italia.
Dopo la campagna in nord-Africa gli alleati, con l’operazione Husky, sbarcarono in Sicilia il 10 luglio 1943.  Con il procedere dell’avanzata verso il nord Italia aumentarono sempre più le divergenze di opinioni tra Inglesi e Americani sulle strategie da adottare nel teatro europeo ed in particolare nel teatro Italiano mano a mano che l’avanzata delle armate si avvicinava agli appennini, in vista delle difese tedesche della Linea Gotica, rinominata, nel giugno del 1944, Linea Verde dal generale tedesco Albert Kesselring.
Churchill, per evitare che i Russi ampliassero la loro "influenza" nei Balcani, sperava di aggirare o sfondare le difese tedesche della Linea Gotica e di correre nella Pianura Padana per arrivare a Vienna a ai Balcani attraverso Trieste ed il varco di Lubiana. I dissidi si acquirono quando, su forte insistenza di Roosvelt e contrarieta da parte di Chuchill, venne decisa l'operazione "Anvil-Dragon" ovvero lo sbarco di forze Alleate nella francia meridionale il 15 agosto 1944.

In realtà tale sbarco servì solo a distogliere molte divisioni al fronte Italiano indebolendo l'attacco alleato che fu fermato dai tedeschi lasciando libere le armate russe di penetrare nei balcani.

Gli americani sentivano molto la pressione di Stalin per l'apertura di nuovi fronti, pur consapevoli che i combattimenti in Italia distraevano divisioni tedesche da altri fronti, agli americani, comunque, non interessava più di tanto il fronte italiano ritenendo che tutte le forze dovessero essere indirizzate all’invasione della Francia.
Dalla Normandia partiva il percorso più breve lungo il quale le armate alleate potevano arrivare ad occupare le zone industriali della Germania e lo sbarco nella Francia meridionale era ritenuto un'ulteriore diversivo per distogliere divisioni tedesche dal fronte della Francia settentrionale. In realtà lo sbarco nella Francia meridionale non servì quasi a niente e se le divisioni lì impegate fossero rimaste nel teatro italiano e fossero state utilizzate per uno sbarco dietro le linee tedesche, ad esempio lungo la costa adriatica verso Cervia, l'esito della battaglia della Linea Gotica sarebbe stato certamente diverso, la guerra in Italia sicuramente più breve e le premesse per la successiva "guerra fredda" diverse.

Un Mattone per il Museo

Un Mattone per il Museo è il titolo di una iniziativa che prevede l'ampliamento del sistema museale attraverso la costruzione di una nuova struttura di circa 350 mq che diverrà il contenitore delle collezioni relative alla seconda guerra mondiale: Memorie d'Italia. 1939-1945. All'interno del documento Un Mattone per il Museo è visionabile anche un breve filmato in rendering che anticipa la bozza dell'allestimento interno.

Galleria foto di Bologna

Galleria dedicata a una serie di 21 fotografie a colori e inedite della Città di Bologna scattate nel luglio del 1945 da Bill Ferguson in servizio presso il distaccamento medico del 2° battaglione dell'86° reggimento della 10a Divisione da Montagna. L'intera collezione di 330 fotografie inedite scattate in Italia è, per quel tempo, di altissima qualità.


E' arrivata una Willys

La Willys che risale al febbraio del 1945Non poteva mancare l'arrivo di una classica Willys MB con matricola febbraio 1945, consegnata nel marzo 1945 e immatricolata in Italia nel 1947. Perfettamente equipaggiata di radio BC659, mitragliatrice Browning .30 e fucile Garand M1 (armi ovviamente disattivate). Impianto elettrico a 6 volts. Per gli appassionati una breve galleria di fotografie relative alle Willys/Ford nella seconda guerra mondiale e ai loro manuali di manutenzione e uso.

E' trascorso un secolo

Sono ormai trascorsi più 100 anni dall'inizio della Prima Guerra Mondiale. Grazie alla documentazione donata al museo da Bonzi Ezio e Andrea, abbiamo pensato di inserire una galleria fotografica dedicata al Cimitero degli Invitti poi "messo in ombra" dall'attuale Sacrario militare di Redipuglia. La collezione di fotografie è tratta da una ormai rara pubblicazione degli anni 20.

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Crediti

        Link all'accreditamento dell'Associazione discendenti della 10a Divisione da Montagna