Il quadro tattico
Il generale Oliver Leese, pensando che la perdita di 7 divisioni da parte dell'8a Armata, destinate all'operazione Anvil Dragon - lo sbarco della 7a Armata che avvenne il 15 agosto in Provenza, sulla costa meridionale francese - era stato un brutto colpo, pur considerando che la partenza del Corpo di spedizione francese avrebbe indebolito la Va armata, convinto che sarebbe stato impossibile sfondare con i mezzi corazzati le difese tedesche a nord di Firenze e, infine, che a lui stesso, comandante dell'8a armata, non piaceva combattere a fianco del generale Mark Clark, comandante della 5a Armata, dopo che quest'ultimo aveva escluso gli inglesi dall'entrata a Roma suggerì un nuovo piano. L'"Operazione Olive" prevedeva un attacco principale sulla costa adriatica da parte dell'8a Armata appoggiato da un attacco, ritardato di alcuni giorni e con preavviso di 24 ore, sulla direttiva Firenze-Bologna.
Agli inizi di marzo, mentre l' 8a Armata risaliva faticosamente la Romagna lungo la via Emilia e poco prima dell'offensiva di primavera, il generale Clark, che era subentrato al generale Alexander nel comando delle forze alleate in Italia, ne adottò lo stile: aveva notato che il grosso delle difese tedesche era concentrato a sud ed est del fiume Reno che, dirigendosi a nord verso Bologna e piegando verso la costa adriatica, formava una sacca dopo essere penetrato in profondità nella valle del Po. Sostanzialmente pianificò di attaccare con il II° Corpo d'Armata lungo la direttrice a est del fiume dai passi del Giogo e della Futa verso Imola ma facendo si che la spinta principale fosse portata a ovest del fiume Reno, e quindi di Bologna, da parte della 10a Divisione da Montagna che si trovava su una linea di partenza ottimale. Una volta fuori dalle montagne la strada verso il Po non avrebbe presentato particolari ostacoli. Una volta raggiunta la via Emilia, nella Pianura Padana, le divisioni della Va Armata avrebbero tagliato la ritirata alle divisioni tedesche che sarebbero rimaste intrappolate tra l'8a e Va Armata.
Con il senno di poi .... se anziché o solo un attacco frontale gli alleati fossero stati in grado - o avessero fermamente cercato - di effettuare uno sbarco più a nord, dietro alle linee di difesa tedesche, la battaglia della Linea Gotica avrebbe assunto tutt'altro sviluppo. Ma l'eccessiva prudenza aveva sempre caratterizzato l'avanzata degli alleati già dallo sbarco di Anzio il quale, se effettuato con più decisione o, ancor meglio, a nord di Roma, avrebbe intrappolato inevitabilmente le Divisioni tedesche e accorciato di molto la guerra in Italia.