Trincee antischegge, ricoveri tubolari, ricoveri anticrollo

Per tutelare la popolazione civile dai danni derivanti dallo soppio delle bombe, furono predisposte particolari tipologie di ricoveri, costruiti sulla base di disegni forniti dal Ministero degli Interni. Le trincee antischegge erano dei ripari temporanei e d'emergenza costruiti nelle piazze o lungo le strade da utilizzare nel corso di un attacco aereo improvviso o nella impossibilità di raggiungere un rifugio sicuro. Segnalate da apposite scritte, avevano una profondità di mt. 1.80 e erano dotate di una protezione alle pareti, costruita con assi di legno o anche rami intrecciati per evitare lo sfranamento. I ricoveri tubolari erano costituti da un cilindro del diametro di 2 metri con sezioni di lunghezza variabile (in genere 10 metri ) unite le une alle altre secondo uno schema a zigzag per evitare che l'eventuale esplosione danneggiasse l'intera struttura. Potevano essere sotterranei o interrati parzialamente ma ricoperti da uno strato di terra e forniti di uscite di sicurezza e servizi igienici. I ricoveri anticrollo consistevano nel rafforzamento con travi e puntellature in legno dei sotterranei degli antichi palazzi, attrezzandoli di servizi igienici, panche, uscite di sicurezza e ventilazione. A Bologna, furono costruite 15 trincee antischegge, 50 ricoveri tubolari e 124 rifugi anticrollo.

Un Mattone per il Museo

Un Mattone per il Museo è il titolo di una iniziativa che prevede l'ampliamento del sistema museale attraverso la costruzione di una nuova struttura di circa 350 mq che diverrà il contenitore delle collezioni relative alla seconda guerra mondiale: Memorie d'Italia. 1939-1945. All'interno del documento Un Mattone per il Museo è visionabile anche un breve filmato in rendering che anticipa la bozza dell'allestimento interno.

Galleria foto di Bologna

Galleria dedicata a una serie di 21 fotografie a colori e inedite della Città di Bologna scattate nel luglio del 1945 da Bill Ferguson in servizio presso il distaccamento medico del 2° battaglione dell'86° reggimento della 10a Divisione da Montagna. L'intera collezione di 330 fotografie inedite scattate in Italia è, per quel tempo, di altissima qualità.


E' arrivata una Willys

La Willys che risale al febbraio del 1945Non poteva mancare l'arrivo di una classica Willys MB con matricola febbraio 1945, consegnata nel marzo 1945 e immatricolata in Italia nel 1947. Perfettamente equipaggiata di radio BC659, mitragliatrice Browning .30 e fucile Garand M1 (armi ovviamente disattivate). Impianto elettrico a 6 volts. Per gli appassionati una breve galleria di fotografie relative alle Willys/Ford nella seconda guerra mondiale e ai loro manuali di manutenzione e uso.

E' trascorso un secolo

Sono ormai trascorsi più 100 anni dall'inizio della Prima Guerra Mondiale. Grazie alla documentazione donata al museo da Bonzi Ezio e Andrea, abbiamo pensato di inserire una galleria fotografica dedicata al Cimitero degli Invitti poi "messo in ombra" dall'attuale Sacrario militare di Redipuglia. La collezione di fotografie è tratta da una ormai rara pubblicazione degli anni 20.

Fai una donazione

L'attività del museo si basa sul volontariato e sulle donazioni.

Una tua donazione può contribuire affinchè le nuove e future generazioni possano trarre insegnamento dal proprio passato.

Crediti

        Link all'accreditamento dell'Associazione discendenti della 10a Divisione da Montagna